mercoledì 3 agosto 2011

Da Regensburg a Linz: una corsa contro il tempo.

Giorno 4.
Rivoluzione nei piani. Decidiamo di fare un passo in Austria lungo il Danubio, anzichè valicare subito in Repubblica Ceca passando dalla Bayrische Wald. Il programma comprende un pezzo iniziale in treno per evitarci altre pannocchie, per poi pedalare fino a Linz.

Regensburg-Passau. Dopo una breve visita al Walhalla, prendiamo con sorprendente tempismo.La rotaia unica viaggia veloce tra boschetti, mucche e grano. Nulla da segnalare se non l' errore piú grosso della nostra vita: prenotare l' albergo a Linz. Capirete meglio nel seguito...

Passau-Linz. Arriviamo a Passau, una cittadina con una signora rocca (quinto castello) in cui le strade passano sotto a cunicoli e porte medievali. Qui troviamo il solito vecchietto che mon ha una mazza da fare, il quale ci consiglia di stare sulla sponda nord. Piccolo problema: sono le 15 quando iniziamo a pedalare. Leggiamo un cartello: Linz 98 km. PANICO. In quanro bardo ufficiale del gruppo, inizio a spronare Cicci e Roger a dare di piú: obiettivo 20 km/h di media. La tattica della trombetta da stadio ( regalatami dai miei ex colleghi del laboratorio) funziona alla grande finchè non raggiungiamo la prima sosta: tra vespe e camera d' aria bucata (quella che roger non aveva cambiato a Basilea) ci accorgiamo che se non si raggiunge la prima stazione al piú presto, rischiamo la chiusura della reception dell' hotel. Ci fiondiamo in sella verso una disperata corsa contro il tempo, affondata drasticamente dalla seconda sosta in austria: non potevamo dire di no a un speck e cipolle accompagnati da una heffe weiss. Arriviamo alla stazione di Aschach an der Donau, scoprendo che ci sono solo due treni al giorno e (ovviamente) non alle 20. Non ci resta che pedalare e pedalare e pedalare; nel frattempo peró abboamo collezionato altri due castelli ( nomi sconosciuti), arrivando poi a Linz alle 23. Avendo avvertito l' hotel del nostro ritardo ( il dialetto austriaco e traumatizzante tanto quanto lo svizzero ), decidiamo di cenare in un ristorante sul Danubio, incontrando ahinoi una coppia di italiani ospitati da due austriaci ( che non parlavano alcuna lingia in comune) che ci danno dei consigli su Linz ma soprattutto ci sfottono per le nostre biciclette.. Sfigati.. Arrivati a Linz scopriamo con disappunto che google maps non è infallibile e ci tocca girare per la cittá a caso per un bel po'. Dopo mille peripezie, ci addormentiamo alle 2 di notte mentre cicci socializza con dei serbi. Domani rotta verso la Boemia.


1 commenti:

Francesca ha detto...

Peró la foto é bella.

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